Ricordi d'infanzia
Mi ricordo il mare
visto dalla finestra appannata
e la distesa d'erba intorno
a far da cornice
a un cielo senza nubi
con il sole giallo a inondar
di calore ogni cosa
E poi le corse tra i campi di grano
a racccogliere papaveri
rossi e capricciosi
mentre le cicale oziose cantavano senza sosta
visto dalla finestra appannata
e la distesa d'erba intorno
a far da cornice
a un cielo senza nubi
con il sole giallo a inondar
di calore ogni cosa
E poi le corse tra i campi di grano
a racccogliere papaveri
rossi e capricciosi
mentre le cicale oziose cantavano senza sosta
E l'ombra di un olmo a donare refrigerio
dopo tanto sudare, dopo tanto parlare e ridere
per un nonnulla
dopo tanto sudare, dopo tanto parlare e ridere
per un nonnulla
Mi ricordo le sere d'estate
con mio padre e mia madre
e con la luna e le stelle a illuminare le poche case spente
e già addormentate
e con la luna e le stelle a illuminare le poche case spente
e già addormentate
Ad assaporar la brezza notturna
sotto un portico
avvolto nel buio
sussurravamo piano
per non disturbare il luccichio intermittente
sotto un portico
avvolto nel buio
sussurravamo piano
per non disturbare il luccichio intermittente
delle lucciole
Mentre un lontano verso
di una civetta sola
Mentre un lontano verso
di una civetta sola
raccontava
la sua strana vita
come la mia
la sua strana vita
come la mia
di creatura di campagna.